La vicinanza del mare, con il suo clima,le abitudini della gente, il carattere della popolazione, lascia certamente una profonda traccia mediterranea nel sistema di cottura e nella scelta del cibo. Marinai di acqua salata, navigatori fin nei più lontani mari, dalle antiche origini etrusche alle conquiste marinare di Venezia, fino alle più pacifiche conquiste del turismo. Marinai di acqua dolce, trasportatori lungo i fiumi che attraversano la regione, vie da sempre percorse, a congiungere civiltà lontane e vicine, popoli estranei e familiari. Proprio nelle famiglie, a causa dei periodi disastri e delle alluvioni, si sviluppa una cucina spontanea detta anche di sopravvivenza, che non lasciava di certo spazio a realizzazioni gastronomiche complesse. I nobili, i capitani, e gli amministratori veneziani proprietari delle Case Dominicali, Palazzi o semplicemente Cà, portarono in campagna le loro usanze alimentari che al contatto dei prodotti della terra, dell'acqua e dell'aria polesana, finiscono per subire delle trasformazioni dando origine al filone nobile e ricco della cucina polesana. |
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